
Nel Vocabolario della Chiesa, il termine “ministero” riveste un ruolo di tutto rispetto. Nella Scrittura, nei testi liturgici, nei documenti del Magistero si fa costantemente riferimento al ministero come costituente della vita ecclesiale. In senso stretto si distingue il ministero ordinato (dei Diaconi, dei Sacerdoti e dei Vescovi) da quello Istituito (degli Accoliti e dei Lettori).
In senso lato, poi, la parola si estende e si applica a ciascun credente e battezzato che, nella comunità, riveste un ruolo, un compito o svolge un servizio per l’edificazione della comunità stessa.
Accade, talvolta, tuttavia – e non di rado – che nel comprendere e, ancor più, nel vivere il proprio ministero ci si allontani dal significato etimologico originario del termine.
A volte si insinuano nella mentalità comune dei falsi sinonimi del termine, come ad esempio “potere”, “dominio”, “autorità”, “influenza”.
Tutto ciò al prezzo di adulterare la Buona Notizia, di distogliere il timone della Chiesa dalla giusta rotta.
Dalle deviazioni del ministero, nelle sue diverse espressioni, rischia di nascere una Chiesa autoreferenziale, autoritaria, che annuncia se stessa piuttosto che il Vangelo.
Una Chiesa clericale, “mondana”, per rubare l’espressione a Papa Francesco.
Per evitare di cadere in tale tranello, che è antico almeno quanto la torre di Babele, occorre recuperare proprio quel significato etimologico così scomodo del termine “ministero”: minus stare, “stare sotto”, essere a servizio.
Non ergersi, quindi, sulle punte del proprio orgoglio brandendo i “segni del potere” (espressione cara a don Tonino Bello), ma chinarsi sui piedi degli ultimi, dei poveri, come Gesù nel gesto plastico della lavanda dei piedi, Lui che non è venuto per essere servito, ma per servire.
Gesù è e resta per ogni cristiano l’unico criterio etico ed ermeneutico per comprendere come siamo chiamati a vivere la vocazione insita nel nostro Battesimo: del resto, essere “ministri”, ciascuno a modo suo, ciascuno nel suo specifico ruolo o compito, altro non è che tendere a conformarsi a Gesù servo degli uomini.
Ministero: un significato da recuperare